Anche questo prodotto, come molti altri, viene inevitabilmente associato al marchio registrato dal suo inventore.
Nel linguaggio quotidiano, dunque, quando ci si riferisce al poliammide PA6 si parla normalmente (e genericamente) di Nylon.
Ad oggi, con il termine nylon (o nailon) si identifica una specifica famiglia di poliammidi sintetiche, e in particolare le poliammidi alifatiche. In modo improprio, la parola nylon viene utilizzata anche per indicare genericamente la classe delle poliaramidi (a cui appartengono tessuti tecnici come il Kevlar), che però sono più correttamente identificabili come poliammidi aromatiche.
Come è noto, il nylon in tutte le sue svariate declinazioni è oggi utilizzato in modo capillare sia per produrre fibre tessili che per la realizzazione di piccoli manufatti.
Il primo a sintetizzare le poliammidi fu, negli Anni Trenta, Wallace Hume Carothers, un chimico americano al quale si deve l’apertura alla scoperta di tantissime ulteriori resine e fibre sintetiche ancora attualmente in uso. Tra queste vanno menzionate il dacron, il terilene e l’orlon.
Nello specifico, Carothers sintetizzò la poliesametilenadipamide (o nylon 6,6) in un laboratorio della DuPont di Wilmington (Delaware, USA), il 28 febbraio 1935. Il processo di sintetizzazione, che avvenne a partire dall'acido adipico e da esametilendiammina, venne brevettato nel 1937.
A partire dal 1938 cominciò la vera e propria commercializzazione del poliammide PA6 con il nome di Nylon.
Per quanto riguarda invece il Nylon 6, esso venne prodotto per la prima volta da Paul Schlack nel 1938, all’interno dei laboratori IG Farben. Il processo di sintesi nel Nylon 6 venne brevettato nel 1941 e successivamente brevettato con il nome commerciale di Perlon, che ancora oggi lo identifica.
Casi come quello del nylon non sono isolati ma, al contrario, rappresentano un’eventualità comune e diffusa.
Un esempio simile a quanto vi abbiamo appena esposto è rappresentato dal cosiddetto Plexiglass®, che altro non è che il marchio commerciale del brand Evonik, utilizzato dai più per indicare il nome specifico di un materiale, ossia il Polimetilmetacrilato.
Un altro caso celebre è rappresentano dal cosiddetto Lexan®, nome commerciale comunemente utilizzato per riferirsi al policarbonato in lastra. Il termine Lexan®, in questo caso, è di appartenenza del brand Sabic.
